Perdersi per imparare a ritrovarsi

In un mondo sempre più dipendente dalla tecnologia, dove smartphone e GPS sembrano essere le nostre uniche guide, l'orienteering emerge come una disciplina affascinante e, soprattutto, utile. 

I partecipanti apprenderanno dapprima i principi di cartografia e navigazione, si cimentano in prove pratiche che includono l'interpretazione del terreno e l'orientamento senza attrezzature.

Una volta istruiti, verranno suddivisi in gruppi: ogni team dovrà sfidare l'altro per completare un percorso prestabilito nel minor tempo possibile, passando attraverso specifici punti di controllo. L'unico equipaggiamento necessario? Una bussola e una mappa topografica disegnata appositamente. Prati, boschi e sentieri vi regaleranno bellezza e imprevedibilità!

I membri di ogni gruppo devono discutere e decidere insieme quale percorso intraprendere, valutando le capacità fisiche di ciascuno e scegliendo le strategie più efficaci per raggiungere la meta. Oltre a stimolare la collaborazione, l'orienteering permette ai partecipanti di sviluppare le proprie capacità individuali. Ogni membro del team può mettere in evidenza le proprie competenze, che possono variare dalla leadership alla capacità di problem solving.

Si tratta in sostanza di un'attività interdisciplinare, educativa e senza alcun dubbio ludica: rafforza le abilità mentali, le capacità di pianificazione strategica, la collaborazione, le competenze individuali, la fiducia in se stessi, la condivisione delle conoscenze e il supporto reciproco.

Prendi in mano la situazione e sii la bussola del tuo gruppo!